– Da dove trai ispirazione?
I miei sono oggetti poetici per sognatori di ogni età, che nei colori e nelle forme ricordano l’infanzia e che aggiungono un pizzico di magia anche alla vita dei “grandi” che non di rado acquistano per se stessi. Ovviamente l’ispirazione maggiore è il mio bambino, un quattrenne biondo e chiacchierone, col quale mi piace giocare e tornare bambina, allenando la curiosità e lo stupore. Emanuele ama giocare con pennelli e colori, spesso mi rubacchia di nascosto pezzetti di stoffa da incollare su cartoncini per creare dei simpatici collage e quando sono nel mio piccolo laboratorio, detto “il MiniLab”, spesso mi chiede di “lavorare con me”. Ovviamente, finisce che occupa tutto il tavolo con le sue cose e io devo smettere.