COME SI OTTIENE LA SETA
La
seta è una fibra di origine naturale prodotta dal Bombyx Mori, il celebre
baco da seta. Generalmente si ricava dai bozzoli dell’insetto detto volgarmente bombice. La larva di questo insetto elabora la bava all’interno di due ghiandole. A contatto con l’aria questa bava si rapprende creando un filo continuo, grazie alla presenza negli orifizi di uscita di una sostanza detta sericina, anch’essa prodotta da ghiandole. Muovendo la testa attorno al suo corpo, la bava viene lavorata dal baco per costruire un involucro detto bozzolo. I
fili di seta vengono ricavati dai bozzoli del baco. Però, non tutta la bava può essere utilizzata. Basti pensare che alla fine del processo produttivo da circa 10kg di bozzoli si ottiene più o meno 1 kg di seta. Innazitutto si raccolgono i bozzoli facendo molta attenzione a non danneggiarli. Subito dopo bisognerà rimuovere il peloso strato esterno. A questo punto avviene la
selezione dei bozzoli migliori, facendo attenzione a scartare quelli rovinati o danneggiati. Il momento della
stufatura è il processo di uccisione delle crisalidi attraverso il vapore. I bozzoli vengono poi immersi in acqua calda per ammorbidire la parte gommosa che tiene unito il bozzolo, in modo da dipanare il filato. Poi avviene il momento della
trattura, ovvero il procedimento tramite il quale si riuniscono più fili in uno unico, detto
seta greggia. Poi si effettua la
torcitura per eliminare l’umidità e rendere il filo più resistente grazie alle torsioni. Alla fine di questo processo si creano delle matasse.
Manutenzione della Seta
Il
lavaggio della seta può essere fatto a mano o in lavatrice, ma occorrono diversi accorgimenti da seguire; infatti, la
seta è particolarmente delicata e va lavata con una certa cura per non danneggiarla. Innanzitutto la temperatura dell’acqua deve essere tiepida e sempre costante e i detergenti usati devono essere neutri. Se dovete
lavare capi in seta in lavatrice non bisogna utilizzare la centrifuga, perché una volta bagnata la seta diventa particolarmente debole, e qualsiasi tipo di trattamento aggressivo la danneggerebbe senza possibilità di recupero. Sarebbe preferibile
lavare i capi seta a secco per preservarli a lungo, ma se questo non è possibile è bene attenersi agli accorgimenti indicati. Nel caso in cui il capo fosse macchiato allora è bene utilizzare esclusivamente il lavaggio a secco, perché l’acqua potrebbe far espandere ancora di più la macchia. Ci sono inoltre dei particolari casi in cui nell’etichetta sul capo di abbigliamento è indicato il divieto di
lavare il tessuto seta con acqua, questo perché il lavaggio può danneggiare eventuali finissaggi.
Per quanto riguarda l’
asciugatura della seta è importante lasciarla asciugare lontano da fonti di calore e dalla luce solare. Assolutamente da evitare l’utilizzo dell’asciugatrice.
La
stiratura della seta è anch’essa da effettuare seguendo alcune indicazioni: è infatti necessario porre il tessuto fra due panni umidi per inumidire leggermente la seta prima di stirarla. Inoltre, è consigliabile
stirare la seta al rovescio con il ferro non troppo caldo, ponendo fra il ferro e il tessuto un panno leggero di cotone.
Utilizzo del tessuto seta
La
seta è una stoffa che viene usata soprattutto per la produzione di capi di abbigliamento e accessori, come ad esempio cravatte, camicette, foulard, abiti e persino biancheria intima.
A volte è impiegata anche nell’arredamento, per la realizzazione di
tende di seta e biancheria di lusso per la casa. Anche alcuni paramenti sacri sono spesso realizzati con questa preziosa fibra.
I vantaggi della seta hanno anche degli aspetti negativi dal punto di vista della sua lavorazione, soprattutto nel passaggio tra la fibra e il prodotto finito. Per quanto riguarda la seta la sua scivolosità rende complicate le operazioni di taglio e confezionamento. Per ovviare alle problematiche legate alla lavorazione della seta bisognerà utilizzare degli aghi molto sottili e un filo cucirino sottile, possibilmente di seta o sintetico.