Vediamo nel dettaglio
come tingere i tessuti in modo naturale. Prima di iniziare munitevi di guanti di gomma, altrimenti alla fine della tintura avrete colorato anche le mani!
MORDENZATURA TESSUTI
Per tingere i tessuti naturalmente bisogna innanzitutto fare un procedimento preventivo che si chiama mordenzatura. Basta mettere il tessuto da tingere in acqua fredda e cremor tartaro (un lievito naturale) per qualche ora. La dose è un cucchiaio di cremor tartaro per un litro di acqua. Se possibile lasciarlo agire una notte. Questa fase serve per far aprire le fibre e renderle più ricettive.
Come seconda fase bisogna far bollire in acqua l’ortaggio, la spezia o qualunque sia il prodotto naturale scelto. Se si tratta di una radice o di un ortaggio tagliatela in pezzi piccoli, se si tratta invece di bacche schiacciatele aiutandovi con un mortaio o tritatele in un mixer. Se per tingere la stoffa utilizzate il thé in filtri lasciateli in infusione in acqua. Le spezie in polvere sono già pronte per essere utilizzate.
Attenzione: se si tratta di tingere un filato la raccomandazione è di non mettere in acqua l’intero gomitolo, altrimenti avrete delle parti non tinte. Create una matassa prima di immergerla nel bagno tintoreo.
BAGNO TINTOREO TESSUTI
Lasciate bollire l’ingrediente naturale in acqua per almeno un’ora e poi filtrate per eliminare l’ingrediente utilizzato che potrebbe interferire con la colorazione. Togliete il tessuto dal bagno di mordenzatura e senza sciacquarlo mettetelo nel bagno tintoreo. Lasciate in ammollo il tessuto per circa un paio d’ore. Ricordatevi di mescolare di tanto in tanto per far sì che la tintura sia omogenea. Vi ricordo che il grado di colorazione dipende dal tempo di infusione, ma anche dal quantitativo di materiale tintoreo naturale che metterete durante l’ebollizione. Generalmente occorre tanta tintura quanto è il peso del tessuto. Il consiglio è quello di fare delle prove con dei tessuti similari, per evitare di rovinare il capo di abbigliamento o il tessuto con un risultato non soddisfacente.
Un altro accorgimento da seguire è di tirare fuori di tanto in tanto il capo dall’ammollo per controllare il grado di tintura. C’è da considerare inoltre che quando il capo è bagnato sembra molto più scuro, quindi tenete conto anche di questa variabile quando valuterete se è ora di togliere il tessuto dall’ammollo. E’ vero anche che, se una volta asciutto non siete soddisfatti del risultato, potete sempre procedere ad una nuova immersione utilizzando la stessa acqua. L’unica accortezza da seguire è di far scaldare nuovamente l’acqua tinta perché il calore apre le fibre e fa sì che il colore penetri all’interno del tessuto; quindi mai immergere il capo in acqua fredda.
FISSAGGIO DEL COLORE
Quando tirate fuori dall’acqua il capo tinto dovete procedere a fissare il colore. Per fissare i colori immergete i capi ancora bagnati (ma ben strizzati) in un contenitore con acqua e aceto (quattro parti di acqua e una di aceto) o con acqua e sale grosso (un cucchiaio di sale per ogni litro d’acqua). Se ci pensate bene anche i vari coloranti chimici per tessuti che esistono in commercio hanno il sale come fissativo. Lasciate agire anche tutta la notte. Poi togliete il capo, laciate asciugare e il tessuto è pronto.
Suggerimenti per una tintura efficace