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Lana Naturale | Dizionario dei Tessuti


La lana è una fibra di origine naturale che si ottiene dal vello di ovini e camelidi che vivono in zone montagnose e fredde. Esistono diverse tipologie di lana che vengono classificati in base alla razza degli animali da cui provengono. 
Tra le principali ritroviamo:


  • lana ordinaria: viene prodotta in Italia ed è considerata una delle fibre più comuni e anche più pregiate. Destinata a produzioni di scarsa qualità, si riconosce dalle sue caratteristiche fibre corte.
  • lana Shetland: molto soffice e raffinata, prende il nome dal luogo di produzione, ovvero un arcipelago a nord della Scozia.
  •  mohair: caratterizzata da una fibra lunga e un aspetto lucente, si ottiene dalla capra di Angora, allevata principalmente in Turchia e Stati Uniti.
  • alpaca: questa lana fine e molto leggera si ricava dal Vicugna peos, un camelide allevati sulle Ande 
  • cachemire: si ottiene dal vello delle famose capre del Kashmir in Tibet, che successivamente vengono allevate in Cina o India. È una lana più fine rispetto alla merinos ed è anche una delle più delicate
  • merinos: la razza di ovini che da il nome a questa lana è originaria della Nuova Zelanda o Australia. È considerata una delle migliori lane sul mercato data la sua morbidezza e le sue fibre lunghe e sottili. 


Chimicamente parlando, la lana è costituita da 85 % di cheratina e da una proteina con una particolare struttura.  La lunghezza delle fibre della lana varia da 50 a 400 mm a seconda della sua provenienza. 

COME SI PRODUCE LA LANA

Lana Naturale | Dizionario dei Tessuti


La lana è una fibra di origine naturale che si ottiene dal vello di ovini e camelidi che vivono in zone montagnose e fredde. Esistono diverse tipologie di lana che vengono classificati in base alla razza degli animali da cui provengono. 
Tra le principali ritroviamo:

  • lana ordinaria: viene prodotta in Italia ed è considerata una delle fibre più comuni e anche più pregiate. Destinata a produzioni di scarsa qualità, si riconosce dalle sue caratteristiche fibre corte.
  • lana Shetland: molto soffice e raffinata, prende il nome dal luogo di produzione, ovvero un arcipelago a nord della Scozia.
  •  mohair: caratterizzata da una fibra lunga e un aspetto lucente, si ottiene dalla capra di Angora, allevata principalmente in Turchia e Stati Uniti.
  • alpaca: questa lana fine e molto leggera si ricava dal Vicugna peos, un camelide allevati sulle Ande 
  • cachemire: si ottiene dal vello delle famose capre del Kashmir in Tibet, che successivamente vengono allevate in Cina o India. È una lana più fine rispetto alla merinos ed è anche una delle più delicate
  • merinos: la razza di ovini che da il nome a questa lana è originaria della Nuova Zelanda o Australia. È considerata una delle migliori lane sul mercato data la sua morbidezza e le sue fibre lunghe e sottili. 


Chimicamente parlando, la lana è costituita da 85 % di cheratina e da una proteina con una particolare struttura.  La lunghezza delle fibre della lana varia da 50 a 400 mm a seconda della sua provenienza. 


COME SI PRODUCE LA LANA

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lana-naturale-come-si-produce
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La storia della lana è quasi antica quanto l'uomo. È probabile che la lavorazione della lana abbia avuto inizio quanto le antiche popolazioni mesopotamiche si resero conto che il vello delle pecore, se sovrapposto e bagnato, assumeva una struttura più solida e rigida: il feltro. L'origine della produzione e della lavorazione della lana è datata a circa il 10.000 a.C,  epoca in cui l'uomo iniziò ad allevare i primi greggi di pecore selvatiche, molto diverse dagli animali odierni per quanto riguarda le caratteristiche del manto. Infatti, il vello delle pecore allora era più lanoso ed era dotato di uno strato esterno impermeabile che lo rendeva molto difficile da lavorare. 


In origine, la lana era sfilata dalla pecora manualmente, e i primi strumenti per la tosatura degli animali comparve solo intorno all'Età del Bronzo.
Vediamo ora come avviene e di quanti fasi si compone il ciclo della lavorazione della lana, che inizia solitamente in autunno o in primavera:


Curiosità: non tutta la lana ricavata dall'animale è adatta alla filatura. Solo la lana proveniente dalla schiena della pecora è considerata di alta qualità, mentre quella ricavata dal ventre e dalle zampe (di qualità nettamente inferiore) è destinata all'imbottitura di cuscini.


  • tosatura: come prima cosa, l'animale viene accuratamente tosato con appositi macchinari. La lana in questa fase prende il nome di lana sudicia o grezza;
  • lavaggio: in questa fase la lana appena raccolta viene lavata per rimuovere la sporcizia, polvere e altri corpi estranei;
  • cardatura: separa le fibre di lana pregiate da quelle di bassa qualità
  • filatura: grazie a quest'ultimo passaggio, dalle fibre pregiate della lana si ottengono i gomitoli.
La storia della lana è quasi antica quanto l'uomo. È probabile che la lavorazione della lana abbia avuto inizio quanto le antiche popolazioni mesopotamiche si resero conto che il vello delle pecore, se sovrapposto e bagnato, assumeva una struttura più solida e rigida: il feltro. L'origine della produzione e della lavorazione della lana è datata a circa il 10.000 a.C,  epoca in cui l'uomo iniziò ad allevare i primi greggi di pecore selvatiche, molto diverse dagli animali odierni per quanto riguarda le caratteristiche del manto. Infatti, il vello delle pecore allora era più lanoso ed era dotato di uno strato esterno impermeabile che lo rendeva molto difficile da lavorare. 

In origine, la lana era sfilata dalla pecora manualmente, e i primi strumenti per la tosatura degli animali comparve solo intorno all'Età del Bronzo.
Vediamo ora come avviene e di quanti fasi si compone il ciclo della lavorazione della lana, che inizia solitamente in autunno o in primavera:


Curiosità: non tutta la lana ricavata dall'animale è adatta alla filatura. Solo la lana proveniente dalla schiena della pecora è considerata di alta qualità, mentre quella ricavata dal ventre e dalle zampe (di qualità nettamente inferiore) è destinata all'imbottitura di cuscini.


  • tosatura: come prima cosa, l'animale viene accuratamente tosato con appositi macchinari. La lana in questa fase prende il nome di lana sudicia o grezza;
  • lavaggio: in questa fase la lana appena raccolta viene lavata per rimuovere la sporcizia, polvere e altri corpi estranei;
  • cardatura: separa le fibre di lana pregiate da quelle di bassa qualità
  • filatura: grazie a quest'ultimo passaggio, dalle fibre pregiate della lana si ottengono i gomitoli.
maglione-invernale-panini
lana-naturale
maglione-invernale-panini
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Caratteristiche tecniche della Lana naturale


Le proprietà intrinseche di questa fibra naturale, unite alle uniche tecniche di lavorazione, le conferiscono diverse proprietà, tra le quali ritroviamo: 

  • elasticità: come abbiamo visto in precedenza, la particolare struttura chimica di questo materiale le conferisce un'elevata elasticità. Le fibre di lana, quando asciutte, possono essere allungate fino al 30 %, mentre quando sono bagnate addirittura fino al 50 % in più. Questo garantisce maggiore durabilità e resistenza alla trazione
  • resistenza alle fiamme: La lana, se rimossa dalle fiamme, smette di bruciare e viene quindi considerata auto estinguente.
  • elevata igroscopicità: questo materiale è in grado di assorbire una elevata quantità di umidità, il ché la rende un eccellente regolatore di temperatura corporea. All'indosso, è in grado di proteggerci dal freddo invernale e lasciarci al fresco se in un ambiente caldo. 
  • facilità della tintura: sempre grazie alla sua eccezionale struttura chimica, la lana reagisce in maniera ottimale alle tinture con pressoché qualsiasi tipo di colorante, assorbendo il colore in maniera uniforme ed omogenea. 

Caratteristiche tecniche della Lana naturale


Le proprietà intrinseche di questa fibra naturale, unite alle uniche tecniche di lavorazione, le conferiscono diverse proprietà, tra le quali ritroviamo: 

  • elasticità: come abbiamo visto in precedenza, la particolare struttura chimica di questo materiale le conferisce un'elevata elasticità. Le fibre di lana, quando asciutte, possono essere allungate fino al 30 %, mentre quando sono bagnate addirittura fino al 50 % in più. Questo garantisce maggiore durabilità e resistenza alla trazione
  • resistenza alle fiamme: La lana, se rimossa dalle fiamme, smette di bruciare e viene quindi considerata auto estinguente.
  • elevata igroscopicità: questo materiale è in grado di assorbire una elevata quantità di umidità, il ché la rende un eccellente regolatore di temperatura corporea. All'indosso, è in grado di proteggerci dal freddo invernale e lasciarci al fresco se in un ambiente caldo. 
  • facilità della tintura: sempre grazie alla sua eccezionale struttura chimica, la lana reagisce in maniera ottimale alle tinture con pressoché qualsiasi tipo di colorante, assorbendo il colore in maniera uniforme ed omogenea.