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Intervista a Johandmadedesign


Una settimana è volata e siamo già al secondo appuntamento con La Rubrica del Lunedì


Per questa settimana ho deciso di presentarvi una creativa del cucito davvero eccezionale. Le sue creazioni handmade mi hanno conquistata per lo stile giovane e giocoso, la perfezione delle cuciture, la cura del dettaglio, la scelta dei tessuti e non solo. 


Lei è Giovanna Monfeli di Jo Handmade Design e se ancora non la conoscete potete porre subito rimedio leggendo questa intervista. Inoltre Giovanna ha un regalo per tutti i lettori, ma di questo ne parleremo più avanti. 


Ora conosciamola attraverso le sue parole. 


Intervista creativa a Johandmadedesign di Antonella Pal

Intervista a Johandmadedesign


Una settimana è volata e siamo già al secondo appuntamento con La Rubrica del Lunedì


Per questa settimana ho deciso di presentarvi una creativa del cucito davvero eccezionale. Le sue creazioni handmade mi hanno conquistata per lo stile giovane e giocoso, la perfezione delle cuciture, la cura del dettaglio, la scelta dei tessuti e non solo. 


Lei è Giovanna Monfeli di Jo Handmade Design e se ancora non la conoscete potete porre subito rimedio leggendo questa intervista. Inoltre Giovanna ha un regalo per tutti i lettori, ma di questo ne parleremo più avanti. 


Ora conosciamola attraverso le sue parole. 


Intervista creativa a Johandmadedesign di Antonella Pal

creazioni-fai-da-te-panini
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Ciao Giovanna, presentati. 

Ciao io sono Giovanna aka Jo, nata e cresciuta a Roma, dal 2004 vivo in un paesino in provincia di Viterbo. Come dico sempre sono una romana domiciliata a…, d’altronde l’accento non mente. 
Con una nonna sarta e un papà tuttofare non potevo non essere attratta dal lavoro artigianale, per non parlare dell’influenza che hanno avuto su di me le doti artistiche di mio fratello maggiore, sempre sotto ai miei occhi. 

Ho imparato a cucire osservando le mani sapienti di nonna Lea e a seguire le orme di mio padre giocando con chiodi e martello. A causa invece dei pochi sbocchi professionali nel campo artistico, ho dovuto rinunciare all’Accademia delle Belle Arti in favore di una meno amata direzione: dapprima ho tentato di diventare architetto per poi passare a una laurea in grafica.
Durante gli studi ho lavorato qui e là e sfogato il prurito alle mani su lavoretti di ogni genere: cucito, uncinetto, maglia, costruzione di mobili per la cameretta e tanto disegno. è stato un po’ un “apprendi l’arte e mettila da parte”, uno dei detti preferiti di mia nonna, anche se allora non capivo bene cosa volesse dire esattamente.
Ciao Giovanna, presentati. 

Ciao io sono Giovanna aka Jo, nata e cresciuta a Roma, dal 2004 vivo in un paesino in provincia di Viterbo. Come dico sempre sono una romana domiciliata a…, d’altronde l’accento non mente. 
Con una nonna sarta e un papà tuttofare non potevo non essere attratta dal lavoro artigianale, per non parlare dell’influenza che hanno avuto su di me le doti artistiche di mio fratello maggiore, sempre sotto ai miei occhi. 

Ho imparato a cucire osservando le mani sapienti di nonna Lea e a seguire le orme di mio padre giocando con chiodi e martello. A causa invece dei pochi sbocchi professionali nel campo artistico, ho dovuto rinunciare all’Accademia delle Belle Arti in favore di una meno amata direzione: dapprima ho tentato di diventare architetto per poi passare a una laurea in grafica.
Durante gli studi ho lavorato qui e là e sfogato il prurito alle mani su lavoretti di ogni genere: cucito, uncinetto, maglia, costruzione di mobili per la cameretta e tanto disegno. è stato un po’ un “apprendi l’arte e mettila da parte”, uno dei detti preferiti di mia nonna, anche se allora non capivo bene cosa volesse dire esattamente.
crea-con-panini
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Amo i manga, i cartoni e i film di animazione, non so quanti schizzi miei ho di questo o quel personaggio. Non entro nel dettaglio o rischio di parlare per ore solo di questo…
Negli ultimi anni ho seguito un corso di fotografia per affinare la tecnica e approfondire l’argomento, ovviamente anche in previsione di una buona presentazione dei miei prodotti.
Nel tempo sono stata biGio’ jewels, biGio’ baby e Chiè little daydream (se volete curiosare su fb ci sono ancora le pagine con tutti i lavori) fino ad essere semplicemente Jo. Nei panni di Jo riesco a riempire quello spazio che ho sempre avuto dentro con idee e progetti che mi rispecchiano davvero. 

Per il resto amo la natura, gli animali e lo sport. Una passione che li comprende tutti è l’equitazione, anche se ho smesso di cavalcare da tempo. Non sono mai stata molto femminile e a parte un trascorso come piccola ballerina preferisco di gran lunga sport un pochino meno dedicati al gentil sesso, l’ultimo che ho provato è stato il jiu jitsu… bellissimo, ma avevo lividi ovunque! 

Jo Handmade Design è il tuo marchio. Quando e come è nato?
Amo i manga, i cartoni e i film di animazione, non so quanti schizzi miei ho di questo o quel personaggio. Non entro nel dettaglio o rischio di parlare per ore solo di questo…
Negli ultimi anni ho seguito un corso di fotografia per affinare la tecnica e approfondire l’argomento, ovviamente anche in previsione di una buona presentazione dei miei prodotti.
Nel tempo sono stata biGio’ jewels, biGio’ baby e Chiè little daydream (se volete curiosare su fb ci sono ancora le pagine con tutti i lavori) fino ad essere semplicemente Jo. Nei panni di Jo riesco a riempire quello spazio che ho sempre avuto dentro con idee e progetti che mi rispecchiano davvero. 

Per il resto amo la natura, gli animali e lo sport. Una passione che li comprende tutti è l’equitazione, anche se ho smesso di cavalcare da tempo. Non sono mai stata molto femminile e a parte un trascorso come piccola ballerina preferisco di gran lunga sport un pochino meno dedicati al gentil sesso, l’ultimo che ho provato è stato il jiu jitsu… bellissimo, ma avevo lividi ovunque! 

Jo Handmade Design è il tuo marchio. Quando e come è nato?
logo-creativajohandmade
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Nel 2012, perso l’ennesimo lavoro come grafico per fallimento aziendale e ricevendo solo offerte di sfruttamento, sono partita per Lanzarote. Sono stata fuori un anno e in quell’anno ho capito che potevo fare delle mie passioni un lavoro. Tornata in Italia nel 2013 ho dato il via a Jo Handmade Design, una linea di oggetti di design per bambini e per la casa, ma soprattutto tutorial di cucito creativo.
Nel 2012, perso l’ennesimo lavoro come grafico per fallimento aziendale e ricevendo solo offerte di sfruttamento, sono partita per Lanzarote. Sono stata fuori un anno e in quell’anno ho capito che potevo fare delle mie passioni un lavoro. Tornata in Italia nel 2013 ho dato il via a Jo Handmade Design, una linea di oggetti di design per bambini e per la casa, ma soprattutto tutorial di cucito creativo.
realizzato-a-mano-da-johandmade
realizzato-a-mano-da-johandmade
Jo è tutt’ora in crescita: la testa è una, ma fa per mille – visto il numero di idee che sforna -, le mani sono sempre e solo due e le cose a cui badare troppe. Se qualcuno sa come fare a clonarsi mi scriva subito! L’irrefrenabile passione che ho per il fatto a mano mi porta a ideare, disegnare e realizzare continuamente. Le mani fremono, la testa viaggia e il mio book si riempie di schizzi, idee che aspettano solo di essere trasformate in oggetti reali. 

Qual è stata la prima volta in cui hai preso in mano ago e filo?
Jo è tutt’ora in crescita: la testa è una, ma fa per mille – visto il numero di idee che sforna -, le mani sono sempre e solo due e le cose a cui badare troppe. Se qualcuno sa come fare a clonarsi mi scriva subito! L’irrefrenabile passione che ho per il fatto a mano mi porta a ideare, disegnare e realizzare continuamente. Le mani fremono, la testa viaggia e il mio book si riempie di schizzi, idee che aspettano solo di essere trasformate in oggetti reali. 

Qual è stata la prima volta in cui hai preso in mano ago e filo?
creazioni-peluche
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Sotto lo stesso tetto siamo sempre stati in cinque: i miei genitori, mio fratello, io e nonna Lea. La nonna è stata una seconda mamma e se devo essere sincera non so quando è stata la prima volta che le ho chiesto di farmi provare a usare ago e filo, probabilmente ero molto piccola.
Posso raccontarvi però della prima volta che ho cucito a macchina

Utilizzare la macchina a pedale della nonna era complicato, si dovevano coordinare piedi, mani, occhi e riuscire ad andar dritti allo stesso tempo. Così quando a 16 anni ci regalarono una macchina elettrica comprai una rivista Burda, un manuale di cucito per studiare le tecniche complesse e la stoffa per il mio primo lavoro: un cappotto foderato internamente in lana, con cappuccio, tasche profilate e bottoni… 

Nonna era davvero una persona eccezionale: non mi offrì il suo aiuto, ma aspettò che glielo chiedessi. Credeva di vedermi arrivare per sapere come fare a cucire le tasche e invece le apparsi di fronte con la prima tasca bella che fatta e la sua espressione mi sorprese e colmò di gioia allo stesso tempo, era stupefatta! Per me era stato facile, nuovo, ma facile perché in tutti quegli anni avevo avuto sotto gli occhi lei e il suo abbondante archivio di tecniche e trucchetti che avevo inconsciamente memorizzato. Il suo stupore mi fece anche capire che ero riuscita al primo colpo in una cosa solitamente complessa. 

Ci mostri le tue creazioni? Dove trai ispirazione per realizzarle?
Sotto lo stesso tetto siamo sempre stati in cinque: i miei genitori, mio fratello, io e nonna Lea. La nonna è stata una seconda mamma e se devo essere sincera non so quando è stata la prima volta che le ho chiesto di farmi provare a usare ago e filo, probabilmente ero molto piccola.
Posso raccontarvi però della prima volta che ho cucito a macchina

Utilizzare la macchina a pedale della nonna era complicato, si dovevano coordinare piedi, mani, occhi e riuscire ad andar dritti allo stesso tempo. Così quando a 16 anni ci regalarono una macchina elettrica comprai una rivista Burda, un manuale di cucito per studiare le tecniche complesse e la stoffa per il mio primo lavoro: un cappotto foderato internamente in lana, con cappuccio, tasche profilate e bottoni… 

Nonna era davvero una persona eccezionale: non mi offrì il suo aiuto, ma aspettò che glielo chiedessi. Credeva di vedermi arrivare per sapere come fare a cucire le tasche e invece le apparsi di fronte con la prima tasca bella che fatta e la sua espressione mi sorprese e colmò di gioia allo stesso tempo, era stupefatta! Per me era stato facile, nuovo, ma facile perché in tutti quegli anni avevo avuto sotto gli occhi lei e il suo abbondante archivio di tecniche e trucchetti che avevo inconsciamente memorizzato. Il suo stupore mi fece anche capire che ero riuscita al primo colpo in una cosa solitamente complessa. 

Ci mostri le tue creazioni? Dove trai ispirazione per realizzarle?
creazioni-per-la-casa-panini-blog
mongolfiera-in-stoffa
creazioni-per-la-casa-panini-blog
mongolfiera-in-stoffa
La creazione che va per la maggiore, sia come tutorial che come oggetto commissionato, è decisamente la mongolfiera del cielo: una giostrina pensata per i piccoli e per i grandi sognatori. A seconda dei colori e dei materiali impiegati (cotone o similpelle) è adatta sia per le camerette dei bambini che come elemento d’arredo nelle stanze dei grandi. 

Oltre le giostrine – tra le quali spero di portare presto delle novità – realizzo cuscini a forma di animaletto, pupazzi di pezza della serie “animali volanti”, fermacarte e portapenne della serie “la penna mi dona”, fermaporta, fermalibri e pouf. 

Vorrei proseguire l’elenco, ma… forse è meglio aspettare di compiere la tanto attesa magia di trasformare i disegni in realtà. Ecco spiegato il motivo di un marchio tanto semplice e se vogliamo generico, avevo bisogno di un grande contenitore e di trasmettere da subito l’essenza del mio lavoro.
La creazione che va per la maggiore, sia come tutorial che come oggetto commissionato, è decisamente la mongolfiera del cielo: una giostrina pensata per i piccoli e per i grandi sognatori. A seconda dei colori e dei materiali impiegati (cotone o similpelle) è adatta sia per le camerette dei bambini che come elemento d’arredo nelle stanze dei grandi. 

Oltre le giostrine – tra le quali spero di portare presto delle novità – realizzo cuscini a forma di animaletto, pupazzi di pezza della serie “animali volanti”, fermacarte e portapenne della serie “la penna mi dona”, fermaporta, fermalibri e pouf. 

Vorrei proseguire l’elenco, ma… forse è meglio aspettare di compiere la tanto attesa magia di trasformare i disegni in realtà. Ecco spiegato il motivo di un marchio tanto semplice e se vogliamo generico, avevo bisogno di un grande contenitore e di trasmettere da subito l’essenza del mio lavoro.
come-decorare-la-cameretta
come-decorare-la-cameretta
Da dove prendo spunto? In realtà da ogni cosa: dalla rete, dai fumetti, dai film e dalla vita. Per esempio giusto oggi mi è capitato di vedere la foto di un’amica con una scarpa in mano, sapete io cosa ci ho visto? Un bellissimo pinguino… Magari un giorno ne realizzo uno proprio come quello che ho immaginato in un tacco 12 nero e una suola bianca.
Da dove prendo spunto? In realtà da ogni cosa: dalla rete, dai fumetti, dai film e dalla vita. Per esempio giusto oggi mi è capitato di vedere la foto di un’amica con una scarpa in mano, sapete io cosa ci ho visto? Un bellissimo pinguino… Magari un giorno ne realizzo uno proprio come quello che ho immaginato in un tacco 12 nero e una suola bianca.
peluche-handmade
pupazzetti-fatti-a-mano
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pupazzetti-fatti-a-mano
Quali tessuti prediligi per la realizzazione delle tue creazioni? 

Questa domanda potrebbe sembrare semplice, ma non lo è. I materiali che al momento utilizzo maggiormente sono ovviamente le stoffe: stoffe americane e non, cotone da tappezzeriavellutopile… Ma non ho una predilezione per un particolare tessuto, perché quale impiegare me lo suggerisce di volta in volta il progetto: lo spirito di un pouf non ancora nato, per esempio, mi può sussurrare di utilizzare la similpelle che è più adatta e versatile al suo scopo. Poi se sono indecisa tra un paio di tessuti allora sperimento e scelgo quello che veste meglio l’oggetto o li promuovo entrambi. 

Cosa consiglieresti a chi vuole imparare a cucire? 

 Consiglierei di essere curiosi, metterci passione e tanto impegno. Ma è un consiglio che vale per tutte le cose. Il cucito è un’arte e come tutte le arti va studiata, sperimentata e compresa. Dopodiché può essere stravolta e personalizzata. La cura del dettaglio è quello che per me fa la vera differenza, sia che si tratti di un oggetto minimal o complesso, realizzato con una perfezione maniacale o volutamente irregolare. Non lasciate nulla al caso e soprattutto fili volanti!
Quali tessuti prediligi per la realizzazione delle tue creazioni? 

Questa domanda potrebbe sembrare semplice, ma non lo è. I materiali che al momento utilizzo maggiormente sono ovviamente le stoffe: stoffe americane e non, cotone da tappezzeriavellutopile… Ma non ho una predilezione per un particolare tessuto, perché quale impiegare me lo suggerisce di volta in volta il progetto: lo spirito di un pouf non ancora nato, per esempio, mi può sussurrare di utilizzare la similpelle che è più adatta e versatile al suo scopo. Poi se sono indecisa tra un paio di tessuti allora sperimento e scelgo quello che veste meglio l’oggetto o li promuovo entrambi. 

Cosa consiglieresti a chi vuole imparare a cucire? 

 Consiglierei di essere curiosi, metterci passione e tanto impegno. Ma è un consiglio che vale per tutte le cose. Il cucito è un’arte e come tutte le arti va studiata, sperimentata e compresa. Dopodiché può essere stravolta e personalizzata. La cura del dettaglio è quello che per me fa la vera differenza, sia che si tratti di un oggetto minimal o complesso, realizzato con una perfezione maniacale o volutamente irregolare. Non lasciate nulla al caso e soprattutto fili volanti!
peluche-fatta-a-mano
peluche-fatta-a-mano
Spero di avervi divertito e ispirato con le mie risposte e trasmesso un po’ del mio mondo. Grazie alla mitica Pal, è un onore essere intervistata da una delle mie artiste/creative favorite! Grazie anche a Panini Tessuti! Buon cucito creativo

Grazie mille a Jo per questa bella intervista, sono certa che sarà di ispirazione per tutti gli appassionati di cucito creativo

Se volete lasciare un commento o mostrarci il vostro talento utilizzate l’hashtag #larubricadellunedipanini ☺ 

Ora veniamo al regalo che Giovanna ha pensato per tutti i lettori de La Rubrica del Lunedì. Si tratta di un codice sconto da utilizzare sul suo Shop Etsy all’acquisto del suo tutorial per la realizzazione della mongolfiera. Il tutorial lo trovate qui
Spero di avervi divertito e ispirato con le mie risposte e trasmesso un po’ del mio mondo. Grazie alla mitica Pal, è un onore essere intervistata da una delle mie artiste/creative favorite! Grazie anche a Panini Tessuti! Buon cucito creativo

Grazie mille a Jo per questa bella intervista, sono certa che sarà di ispirazione per tutti gli appassionati di cucito creativo

Se volete lasciare un commento o mostrarci il vostro talento utilizzate l’hashtag #larubricadellunedipanini ☺ 

Ora veniamo al regalo che Giovanna ha pensato per tutti i lettori de La Rubrica del Lunedì. Si tratta di un codice sconto da utilizzare sul suo Shop Etsy all’acquisto del suo tutorial per la realizzazione della mongolfiera. Il tutorial lo trovate qui
johandmade-desing
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Ovviamente per realizzare la vostra mongolfiera avrete bisogno di tessuti e altro materiale. 

Ecco di seguito l’elenco del materiale che trovate sullo shop di Panini Tessuti: 

Ovviamente per realizzare la vostra mongolfiera avrete bisogno di tessuti e altro materiale. 

Ecco di seguito l’elenco del materiale che trovate sullo shop di Panini Tessuti: