feltro-panini
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FELTRO

Questo tessuto antichissimo, è frutto dell'allevamento di animali, fabbricato artigianalmente ancora prima che le tribù si stanziassero diventando agricoltori. Il nome feltro sembra derivi dalla città di Feltre, municipio dell'Impero Romano celebre per la follatura della lana e il commercio di tessuti infeltriti. Grazie alla sua eccezionale impermeabilità, si presta a un uso sia interno, che esterno. 
 
  • A COSA SERVE IL FELTRO: nell'abbigliamento viene usato per la creazione di accessori come cappelli e borse, mantelle e cappotti. 
  •  CHE DIFFERENZA C'È TRA IL FELTRO E IL PANNOLENCI: l'unica differenza sostanziale fra i due materiali risiede nello spessore: più alto per il feltro e molto più basso per quanto riguarda il pannolenci 
  • COME SI RICAVA IL FELTRO: il feltro scaturisce dalla reazione chimica tra una sostanza acida (la lana) e una basica (il sapone). Si ottiene bagnando le fibre cardate, fiocchi di lana di pecore o peli di altri animali intrise di sapone con acqua calda. 
  • LAVAGGIO: consigliamo di mischiare una piccola quantità di detersivo per lana con dell'acqua tiepida, e poi spazzolare il tessuto finchè lo sporco non si rimuove
Questo tessuto antichissimo, è frutto dell'allevamento di animali, fabbricato artigianalmente ancora prima che le tribù si stanziassero diventando agricoltori. Il nome feltro sembra derivi dalla città di Feltre, municipio dell'Impero Romano celebre per la follatura della lana e il commercio di tessuti infeltriri. Grazie alla sua eccezionale impermeabilità, si presta a un uso sia interno, che esterno. 

  •  A COSA SERVE IL FELTRO: nell'abbigliamento viene usato per la creazione di accessori come cappelli e borse, mantelle e cappotti. 
  •  CHE DIFFERENZA C'È TRA IL FELTRO E IL PANNOLENCI: l'unica differenza sostanziale fra i due materiali risiede nello spessore: più alto per il feltro e molto più basso per quanto riguarda il pannolenci 
  • COME SI RICAVA IL FELTRO: il feltro scaturisce dalla reazione chimica tra una sostanza acida (la lana) e una basica (il sapone). Si ottiene bagnando le fibre cardate, fiocchi di lana di pecore o peli di altri animali intrise di sapone con acqua calda. 
  • LAVAGGIO: consigliamo di mischiare una piccola quantità di detersivo per lana con dell'acqua tiepida, e poi spazzolare il tessuto finchè lo sporco non si rimuove
Filtro
Feltro Lux
Colore Prodotto: Beige - 03
9,90 € al metro
+11
Feltro
Colore Prodotto: Arancione - E186
4,50 € al metro
+11
Feltro 50x50 cm
Colore Prodotto: Arancio - 12
2,50 €
fogli-di-feltro
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FELTRO ONLINE

Il feltro è un tessuto non tessuto, ovvero una superficie tessile la cui struttura NON è caratterizzata da trama e ordito. Per realizzare il feltro, sia industrialmente che a mano, si sfrutta una peculiarità morfologica della lana: la superficie squamosa. Il feltro scaturisce dalla reazione chimica tra una sostanza acida (la lana) e una basica (il sapone) e si ottiene bagnando le fibre cardate (liberate dalle impurità e districata per rendere le fibre parallele), fiocchi di lana di pecora o peli di altri animali (capra, lepre, coniglio, lontra, cammello) intrise di sapone con acqua calda e sfregate a mano o con una macchina. Attraverso una manipolazione ottenuta sfregando e pressando in modo che formino più veli stratificati, le fibre aderiscono tra loro e si aggrovigliano insieme. Questa frizione è combinata con calore e umidità che permette di indurire e compattare la stoffa, procurandone l’infeltrimento. Il restringimento delle fibre determina la resistenza della stoffa che è ulteriormente pressata attraverso dei cilindri. Quest’operazione si chiama follatura e consiste nel compattare il tessuto attraverso il restringimento e l’infeltrimento, per renderlo compatto.

 

CARATTERISTICHE TECNICHE FELTRO


Vantaggi feltro

  • caldo
  • leggero 
  • compatto 
  • duttile 
  • impermeabile 
  • isolante dal freddo e dai rumori 
  • offre varie possibilità di utilizzo 
  • non sfila. 

 Svantaggi feltro

Non rilevati. 

Composizione: il materiale che lo compone comunemente è la lana cardata di pecora, ma si può utilizzare qualsiasi altro tipo di pelo come quello di lepre, coniglio, castoro, lontra, capra e cammello.

FELTRO ONLINE


Il feltro è un tessuto non tessuto, ovvero una superficie tessile la cui struttura NON è caratterizzata da trama e ordito. Per realizzare il feltro, sia industrialmente che a mano, si sfrutta una peculiarità morfologica della lana: la superficie squamosa. Il feltro scaturisce dalla reazione chimica tra una sostanza acida (la lana) e una basica (il sapone) e si ottiene bagnando le fibre cardate (liberate dalle impurità e districata per rendere le fibre parallele), fiocchi di lana di pecora o peli di altri animali (capra, lepre, coniglio, lontra, cammello) intrise di sapone con acqua calda e sfregate a mano o con una macchina. Attraverso una manipolazione ottenuta sfregando e pressando in modo che formino più veli stratificati, le fibre aderiscono tra loro e si aggrovigliano insieme. Questa frizione è combinata con calore e umidità che permette di indurire e compattare la stoffa, procurandone l’infeltrimento. Il restringimento delle fibre determina la resistenza della stoffa che è ulteriormente pressata attraverso dei cilindri. Quest’operazione si chiama follatura e consiste nel compattare il tessuto attraverso il restringimento e l’infeltrimento, per renderlo compatto.

CARATTERISTICHE TECNICHE FELTRO


Vantaggi feltro:

  • caldo 
  • leggero 
  • compatto 
  • duttile 
  • impermeabile 
  • isolante dal freddo e dai rumori 
  • offre varie possibilità di utilizzo 
  • non sfila. 


Svantaggi feltro

  • Non rilevati. 

Composizione: il materiale che lo compone comunemente è la lana cardata di pecora, ma si può utilizzare qualsiasi altro tipo di pelo come quello di lepre, coniglio, castoro, lontra, capra e cammello.
creazioni-in-feltro
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LAVAGGIO FELTRO

Il feltro è un tessuto molto durevole da asciutto ma se viene bagnato è più predisposto a macchiarsi e richiede particolari attenzioni durante il lavaggio. Prima regola: se si tratta di macchie di poco conto aspetta che il feltro sia asciutto prima di pulirlo. Se provi a pulirlo prima la sostanza penetrerà nelle fibre facendo espandere la macchia. Una volta che la sostanza si sarà seccata spazzolalo per eliminare le tracce di sporco superficiale. Importante utilizzare una spazzola dalle setole morbide per non schiacciare le fibre. Infine pulisci delicatamente la superficie con una salvietta per bambini per eliminare gli ultimi residui. Non strofinare! 

Se invece devi trattare una macchia molto ostinata prendi un detersivo delicato e tampona una piccola quantità direttamente sulla macchia. Eliminare le macchie in maniera mirata è preferibile rispetto a immergere l’intero articolo nell’acqua perché si rischia di danneggiare il colore. In caso di macchie particolarmente ostinate puoi usare aceto bianco (una parte di aceto e due di acqua). Cerca di correre ai ripari non appena il feltro si macchia. Se la macchia proprio non va via optate per immergere il feltro in acqua, ma ricordate di utilizzare sempre acqua fredda e di far asciugare il capo in orizzontale su un asciugamano e lontano dai raggi solari. Vuoi uno spunto per poter utilizzare il feltro in modo divertente? Leggi il nostro articolo di Blog Pupazzo in Feltro | Come cucire un pupazzo per bambini.

UTILIZZO FELTRO

Il feltro viene generalmente utilizzato per realizzare cappotti, borse, cappelli, tappeti, pantofole, coperte e molto altro. Impiegato anche nell’edilizia per le sue proprietà isolanti. Il feltro stoffa è leggero, duttile ma compatto, isolante dal freddo e dai rumori. Presenta forte impermeabilità e si presta per uso interno ed esterno. Poiché non si sfilaccia il feltro tessuto non necessita di rifiniture complesse lungo i margini. Alcuni stilisti come Christine Brikle lo hanno rivalutato con sperimentazioni sia sulla tintura dei fiocchi prima del processo di infeltrimento con stratificazioni multicolori, sia indurendo ulteriormente per formare bustini-corazza nei colori naturali dei peli usati. Tra i feltri vanno ricordati il fedora, adatto a tutti i tipi di abbigliamento, il tribly, una variante americana sfoderata e il borsalino (da cui deriva il nome del famoso cappello) prodotto ad Alessandria dal 1857. 

Il feltro in fogli si usa anche come fodera negli astucci per gioielli e nelle custodie di strumenti musicali. Si tratta di un tessuto antichissimo frutto dell’allevamento di animali, fabbricato in modo artigianale ancor prima che le tribù primitive si trasformassero da nomadi in agricoltori stanziali. Il nome feltro sembra derivi dalla città di Feltre, municipio dell’impero romano, celebre per la follatura della lana e il commercio dei tessuti infeltriti. 

Il feltro al metro può essere tagliato, cucito, incollato come un qualsiasi tessuto dotato di trama e ordito. Addirittura, nel caso di feltri a mano, si può arrivare a creare forme tridimensionali e pezzi di abbigliamento senza bisogno di alcun tipo di cucitura. La lana cotta è simile al feltro, ma si differenzia per il tipo di materiale con cui viene ottenuta. Mentre per il feltro vero e proprio si impiega lana solamente cardata, la lana cotta è ricavata dalla lana cardata e filata. Il tessuto di lana cotta viene realizzato mediante la lavorazione a maglia di filato di lana e grazie alla follatura, che ne causa il restringimento fino a un terzo. Non va confuso con il panno (panno casentino, orbace, loden) che è un tessuto realizzato a telaio che viene follato per chiudere gli interstizi tra i fili, il materiale feltro è un tessuto non tessuto.

LAVAGGIO FELTRO

Il feltro è un tessuto molto durevole da asciutto ma se viene bagnato è più predisposto a macchiarsi e richiede particolari attenzioni durante il lavaggio. Prima regola: se si tratta di macchie di poco conto aspetta che il feltro sia asciutto prima di pulirlo. Se provi a pulirlo prima la sostanza penetrerà nelle fibre facendo espandere la macchia. Una volta che la sostanza si sarà seccata spazzolalo per eliminare le tracce di sporco superficiale. Importante utilizzare una spazzola dalle setole morbide per non schiacciare le fibre. Infine pulisci delicatamente la superficie con una salvietta per bambini per eliminare gli ultimi residui. Non strofinare! 

Se invece devi trattare una macchia molto ostinata prendi un detersivo delicato e tampona una piccola quantità direttamente sulla macchia. Eliminare le macchie in maniera mirata è preferibile rispetto a immergere l’intero articolo nell’acqua perché si rischia di danneggiare il colore. In caso di macchie particolarmente ostinate puoi usare aceto bianco (una parte di aceto e due di acqua). Cerca di correre ai ripari non appena il feltro si macchia. Se la macchia proprio non va via optate per immergere il feltro in acqua, ma ricordate di utilizzare sempre acqua fredda e di far asciugare il capo in orizzontale su un asciugamano e lontano dai raggi solari. Vuoi uno spunto per poter utilizzare il feltro in modo divertente? Leggi il nostro articolo di Blog Pupazzo in Feltro | Come cucire un pupazzo per bambini.

UTILIZZO FELTRO

Il feltro viene generalmente utilizzato per realizzare cappotti, borse, cappelli, tappeti, pantofole, coperte e molto altro. Impiegato anche nell’edilizia per le sue proprietà isolanti. Il feltro stoffa è leggero, duttile ma compatto, isolante dal freddo e dai rumori. Presenta forte impermeabilità e si presta per uso interno ed esterno. Poiché non si sfilaccia il feltro tessuto non necessita di rifiniture complesse lungo i margini. Alcuni stilisti come Christine Brikle lo hanno rivalutato con sperimentazioni sia sulla tintura dei fiocchi prima del processo di infeltrimento con stratificazioni multicolori, sia indurendo ulteriormente per formare bustini-corazza nei colori naturali dei peli usati. Tra i feltri vanno ricordati il fedora, adatto a tutti i tipi di abbigliamento, il tribly, una variante americana sfoderata e il borsalino (da cui deriva il nome del famoso cappello) prodotto ad Alessandria dal 1857. 

Il feltro in fogli si usa anche come fodera negli astucci per gioielli e nelle custodie di strumenti musicali. Si tratta di un tessuto antichissimo frutto dell’allevamento di animali, fabbricato in modo artigianale ancor prima che le tribù primitive si trasformassero da nomadi in agricoltori stanziali. Il nome feltro sembra derivi dalla città di Feltre, municipio dell’impero romano, celebre per la follatura della lana e il commercio dei tessuti infeltriti. 

Il feltro al metro può essere tagliato, cucito, incollato come un qualsiasi tessuto dotato di trama e ordito. Addirittura, nel caso di feltri a mano, si può arrivare a creare forme tridimensionali e pezzi di abbigliamento senza bisogno di alcun tipo di cucitura. La lana cotta è simile al feltro, ma si differenzia per il tipo di materiale con cui viene ottenuta. Mentre per il feltro vero e proprio si impiega lana solamente cardata, la lana cotta è ricavata dalla lana cardata e filata. Il tessuto di lana cotta viene realizzato mediante la lavorazione a maglia di filato di lana e grazie alla follatura, che ne causa il restringimento fino a un terzo. Non va confuso con il panno (panno casentino, orbace, loden) che è un tessuto realizzato a telaio che viene follato per chiudere gli interstizi tra i fili, il materiale feltro è un tessuto non tessuto.
tessuto-feltro
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STORIA DEL TESSUTO FELTRO

Il feltro è un tessuto antichissimo. Le più antiche tracce di feltro di lana risalgono al terzo millennio .A.C e si collocano in Siberia, ma ci sono importanti tracce di feltri preistorici in Turchia. Era usato anche dai Greci e dai Romani per la confezione di abiti, copricapi e mantelli. L’invenzione del feltro viene attribuita a San Giacomo apostolo. Il santo mal sopportava le conseguenze dei lunghi spostamenti a piedi richiesti dall’opera di predicazione, così per proteggere le piante dei piedi provò a imbottire i sandali con i fiocchi di lana che le pecore lasciavano attaccati ai cespugli. Si accorse che lo strato di lana pressato dal suo peso e bagnato dal sudore si induriva e si trasformava in una falda compatta. Da qui l’invenzione del feltro. 

Come cucire il feltro?

Si può cucire il feltro sia a mano che a macchina, ma generalmente viene cucito a mano perché ha il vantaggio che non sfila, pertanto non necessita di orlo. Per lo stesso motivo è indicato anche per i principianti del cucito. Molto importante avere forbici di qualità e ben affilate altrimenti risulterà difficoltoso tagliare il feltro. Se cucito a mano spesso viene utilizzato generalmente il punto festone che rifinisce in modo pulito e preciso. 

Come tagliare il feltro?

 Il feltro può essere tagliato con strumenti differenti: 

  • forbici, a patto che siano di qualità e ben affilate. Sono poco funzionali se dovete tagliare forme particolari o piccoli dettagli; in tal caso dovete aiutarvi con forbicine di precisione. 
  • bigshot, ovvero macchine apposite per il taglio del feltro che oggi si trovano in commercio. Agiscono a pressione e hanno delle apposite fustelle per tagliare delle sagome di feltro. Creeranno soggetti identici alla fustella scelta. 
  • cutter o taglierino, che rispetto alle forbici si fa meno difficoltà nel taglio, ma solo se parliamo di tagli dritti e lineari. Se la sagoma da tagliare presenta curve o dettagli non è indicato. 

 Vuoi vedere un simpatico utilizzo del nostro feltro? Guarda il video tutorial Come realizzare un porta tablet in tessuto.

Come fare il feltro?

È possibile realizzare il feltro in casa con due metodi, con o senza lavatrice. 

Fare il feltro in lavatrice: prendete un vecchio maglione che contenga almeno il 50% di lana. Tagliate le maniche e dividete dalla parte centrale del maglione. Separate la parte anteriore e posteriore. Fate fare un lavaggio in lavatrice, inserendo nel cestello le parti del maglione e del sapone liquido. Il ciclo di lavaggio deve essere a temperatura elevata. Programmate un risciacquo con acqua fredda. Il maglione dovrebbe restringersi notevolmente, ma se desiderate ottenere del feltro ancora più resistente, potrete ripetere la stessa operazione. 

Fare il feltro a mano: per fare il feltro senza lavatrice dovete immergere i tessuti di lana in acqua molto calda, aggiungendo poco sapone liquido per volta. Strofinate il maglione su un’asse per lavare a mano per circa un minuto. Lo sfregamento tra le fibre effettuato a mano sostituisce la centrifuga della lavatrice. Risciacquate con acqua calda per rimuovere il sapone ed eseguite un risciacquo con acqua fredda. Il risciacquo freddo eseguito in tempi rapidi aiuterà le fibre ad indurirsi. Per controllare il risultato bisogna lasciar asciugare il feltro. Se occorre ripetete l’operazione fino a raggiungere il risultato desiderato. Fare il feltro a mano ha come vantaggio che si riesce più facilmente a controllare il risultato.

STORIA DEL TESSUTO FELTRO

Il feltro è un tessuto antichissimo. Le più antiche tracce di feltro di lana risalgono al terzo millennio .A.C e si collocano in Siberia, ma ci sono importanti tracce di feltri preistorici in Turchia. Era usato anche dai Greci e dai Romani per la confezione di abiti, copricapi e mantelli. L’invenzione del feltro viene attribuita a San Giacomo apostolo. Il santo mal sopportava le conseguenze dei lunghi spostamenti a piedi richiesti dall’opera di predicazione, così per proteggere le piante dei piedi provò a imbottire i sandali con i fiocchi di lana che le pecore lasciavano attaccati ai cespugli. Si accorse che lo strato di lana pressato dal suo peso e bagnato dal sudore si induriva e si trasformava in una falda compatta. Da qui l’invenzione del feltro. 

Come cucire il feltro?

Si può cucire il feltro sia a mano che a macchina, ma generalmente viene cucito a mano perché ha il vantaggio che non sfila, pertanto non necessita di orlo. Per lo stesso motivo è indicato anche per i principianti del cucito. Molto importante avere forbici di qualità e ben affilate altrimenti risulterà difficoltoso tagliare il feltro. Se cucito a mano spesso viene utilizzato generalmente il punto festone che rifinisce in modo pulito e preciso. 

Come tagliare il feltro?Il feltro può essere tagliato con strumenti differenti: 

  • forbici, a patto che siano di qualità e ben affilate. Sono poco funzionali se dovete tagliare forme particolari o piccoli dettagli; in tal caso dovete aiutarvi con forbicine di precisione. 
  • bigshot, ovvero macchine apposite per il taglio del feltro che oggi si trovano in commercio. Agiscono a pressione e hanno delle apposite fustelle per tagliare delle sagome di feltro. Creeranno soggetti identici alla fustella scelta. 
  • cutter o taglierino, che rispetto alle forbici si fa meno difficoltà nel taglio, ma solo se parliamo di tagli dritti e lineari. Se la sagoma da tagliare presenta curve o dettagli non è indicato.

Vuoi vedere un simpatico utilizzo del nostro feltro? Guarda il video tutorial Come realizzare un porta tablet in tessuto

Come fare il feltro?

È possibile realizzare il feltro in casa con due metodi, con o senza lavatrice. 

Fare il feltro in lavatrice: prendete un vecchio maglione che contenga almeno il 50% di lana. Tagliate le maniche e dividete dalla parte centrale del maglione. Separate la parte anteriore e posteriore. Fate fare un lavaggio in lavatrice, inserendo nel cestello le parti del maglione e del sapone liquido. Il ciclo di lavaggio deve essere a temperatura elevata. Programmate un risciacquo con acqua fredda. Il maglione dovrebbe restringersi notevolmente, ma se desiderate ottenere del feltro ancora più resistente, potrete ripetere la stessa operazione. 

Fare il feltro a mano: per fare il feltro senza lavatrice dovete immergere i tessuti di lana in acqua molto calda, aggiungendo poco sapone liquido per volta. Strofinate il maglione su un’asse per lavare a mano per circa un minuto. Lo sfregamento tra le fibre effettuato a mano sostituisce la centrifuga della lavatrice. Risciacquate con acqua calda per rimuovere il sapone ed eseguite un risciacquo con acqua fredda. Il risciacquo freddo eseguito in tempi rapidi aiuterà le fibre ad indurirsi. Per controllare il risultato bisogna lasciar asciugare il feltro. Se occorre ripetete l’operazione fino a raggiungere il risultato desiderato. Fare il feltro a mano ha come vantaggio che si riesce più facilmente a controllare il risultato