Dizionario dei Tessuti – Lettera A
Nel Dizionario dei Tessuti potete trovare la descrizione di tutti i termini specifici utilizzati in ambito tessile e sartoriale.
A
- Abaca (canapa di Manila): fibra tessile ricavata dalle foglie di alcune piante delle Filippine dette musacee. Viene impiegata greggia per fabbricare spaghi e cordami, per intrecciare cesti, stuoie e cappelli e per produrre tessuti speciali.
- Accoppiato: dicesi di due tessuti uniti tramite incollatura o cucitura, da usare rispettivamente come diritto e come rovescio di un capo.
- Acetato: filato o tessuto sintetico ricavato chimicamente dall’acetato di cellulosa; questa fibra viene ottenuta sciogliendo cellulosa di legno in un solvente: l’acetone. Viene prodotta in forma di filo continuo e in mischia con cotone, viscosa, seta per ottenere un aspetto lucido e setificato; per questa ragione viene definita seta artificiale. Si usa nei costumi da bagno, in capi maschili e femminili come impermeabili, giubbotti e tute sportive. Aspetti negativi: peso specifico elevato, sensibilità al calore e all’umidità, scarsa resistenza all’usura. Aspetti positivi: risulta morbido al tatto, brillante nella struttura e nei colori e asciuga velocemente. Può essere lucido o opaco. Inoltre ha discrete doti di traspirabilità, igroscopicità e antistaticità (ma non quanto una fibra naturale). Fu inventato in Germania durante la prima guerra mondiale.
- Acrilico: fibra sintetica usata in tessitura e in maglieria da sola o in mischia con altre fibre. L’uso di questa fibra dà al prodotto un aspetto robusto e la rende ingualcibile. Tra le sue caratteristiche si annoverano: tenacità e buon allungamento alla rottura, moderata ripresa elastica, discreto comportamento all’usura e sgualcitura. Può essere usata in mischia con la maggior parte delle altre fibre, siano esse naturali o chimiche. Tra i tessuti sintetici l’acrilico è il più simile alla lana, si lava facilmente e si utilizza senza stirare.
- Africa: tessuto di cotone molto resistente usato principalmente per abiti da lavoro.
- A giorno: tipo di orlo generalmente usato per la confezione di biancheria per la casa: lenzuola, tovaglie, ecc. Nell’abbigliamento costituisce un motivo di decorazione. Si esegue sfilando dal tessuto alcuni fili dell’ordito e con l’ago e il filo di cucitura si uniscono due o più fili della trama formando tanti mazzetti che costituiscono alla fine una linea traforata. Nel linguaggio sartoriale questo tipo di orlo può essere definito usando il termine francese: à jour.
- Aguglieria: tutti i filati usati per lavori a mano eseguiti ai ferri o all’uncinetto.
- Alcantara: nome spagnolo che indica sia una varietà di ovini locali che un tessuto sintetico in ultramicrofibra dall’aspetto scamosciato, prodotto e distribuito in esclusiva dall’omonima azienda. E’ un materiale composito ottenuto dalla particolare combinazione di un processo di filatura e di numerosi processi di produzione sia tessili che chimici che lo rendono resistente e duraturo nel tempo. Esteticamente si presenta come un tessuto elegante e raffinato utilizzato per rivestimenti (soprattutto in ambito automobilistico) oppure nel settore dell’abbigliamento.
- Alenon: particolare tipo di pizzo, fatto con l’ago, originario della città francese di Alencon. I disegni rappresentano in genere motivi figurativi come foglie, uccelli e fiori che risaltano sul fondo per l’uso di un cordoncino.
- All over: (letteralmente ovunque) dicesi di un motivo che si ripete su tutta la superficie del capo, contrariamente al “piazzato” che ne occupa solo una parte.
- Alpaca: pelo dell’animale omonimo della famiglia dei camelidi originari delle Ande peruviane, impiegato nella fabbricazione di tessuti e filati che portano tale nome. Il filato che si ricava dal pelo di questo animale è piuttosto rustico e meno fine della vigogna. Molto usato nell’industria tessile, a lui si fa ricorso per tappeti, pellicce, cappelli, giacche, coperte, etc. Si tratta di un pelo molto pregiato, più corto e meno brillante del mohair, ma anch’esso molto voluminoso, soprattutto nel caso del “baby alpaca”, cioè del pelo di prima tosatura. Consente di ottenere capi molto leggeri, ma ugualmente molto caldi. In natura si presenta in diverse tonalità che vanno dal beige freddo al marrone scuro passando attraverso il grigio.
- Ammorbidente: prodotto ausiliaro che serve a rendere più morbido e scorrevole il tessuto o il filato.
- Angora: si dice d’angora una razza di capre che produce un pelo lanoso, soffice, fine, lungo e lucente chiamato mohair. Più generalmente si definisce angora un filato ottenuto dal pelo lungo e soffice di una razza speciale di conigli detti “conigli d’angora”, ampiamente impiegato, sia puro sia in mischia con lana e poliammide, per la produzione di maglieria esterna da donna. La grande morbidezza la rende indicata per i prodotti dedicati ai bambini.
- Antimacchia: trattamento applicabile su diverse tipologie di tessuti allo scopo di renderli più refrattari allo sporco e ai grassi.
- Antipiega: trattamento a cui si sottopongono i tessuti per renderli ingualcibili. E’ un complesso di operazioni che lavorano all’interno della fibra, modificandone fisicamente la struttura. Antipiega è anche la sostanza usata per tale operazione.
- Appretto: sostanza applicata a certi tessuti e filati per renderli più rigidi, lucenti e resistenti. L’apprettatura tende a scomparire con la frequenza dell’uso e dei lavaggi.
- Arabesco: ornamento minuzioso a motivi geometrici o floreali stilizzati e strettamente ripetuti, introdotto dagli arabi. Tessuto con disegni di stile arabo.
- Aran: tipo di maglieria realizzato in lana grezza con trecce, punti in rilievo e losanghe. Prende il nome dalle omonime isole irlandesi e viene usato per maglioni, giacche, cardigan e plaid. Lavorazioni a grosso rilievo e intrecci evidenti (molto complesse come le trecce) tipiche dei caratteristici pull indossati dai pescatori delle isole al largo della costa occidentale dell’Irlanda. Secondo la tradizione tali maglioni erano lavorati con una lana ricca di grasso naturale che li rendeva quasi impermeabili. I motivi potrebbero essere una reminiscenza dell’arte celtica e simboleggiare aspetti della vita dei pescatori. La lana, di colore bianco panna o grigio, poteva poi essere immersa in un bagno naturale di erbe dell’isola per una colorazione verde leggero o in un bagno di alghe marine per una colorazione marrone.
- Argyle: effetto di disegni a rombi realizzabile in maglieria su macchine circolari a ruote disegnatrici che si sviluppa su una grande area di disegno, superiore a quelle di base. Per estensione il termine indica oggi qualsiasi disegno a rombi ottenuto con intarsio o jacquard su qualunque tipo di macchina o di telaio.
- Armatura: incrocio dei fili dell’ordito e della trama che dà effetto d’intreccio e disegno sul tessuto. I tipi di armatura sono tre: TELA, SAIA, SATINO (O RASO). Intreccio sinusoidale tra i fili della trama e quelli dell’ordito (catena) per fabbricare un tessuto. L’armatura più comune è quella detta intrecciotela.
RAPPORTO D’ARMATURA:
1) Quantità di fili di ordito (rapporto di ordito) e di trama (rapporto di trama) strettamente occorrenti per rappresentare l’intreccio completo di un’armatura o di un motivo operato, o di un effetto. Quando il numero dei fili di ordito è uguale al numero dei fili di trama si dice rapporto quadrato.
2) Dimensione di un motivo che si ripete in tutte le direzioni su un tessuto operato o stampato. Modo in cui, nel processo di tessitura, si incrociano i fili in catena (o ordito) e in trama, conferendo di conseguenza un aspetto particolare al tessuto o formando un disegno visibile sulla superficie.
Le armature di base sono: armatura a tela o taffettà, la più semplice. In essa un filo di trama passa alternativamente sopra e poi sotto ai fili di catena. Il diritto e il rovescio risultano identici; armatura sergè, saia o diagonale: il filo di trama passa sopra e poi sotto a due fili di catena. Questa armatura forma una diagonale (o costa) visibile solo sul dritto del tessuto ed è inclinata da sinistra a destra o da destra a sinistra; armatura satin o raso: è caratterizzata dal fatto che un filo di trama ricopre almeno 4 fili di catena o viceversa, il che conferisce al tessuto un aspetto liscio e brillante. L’aspetto delle due facce del tessuto è diverso.
- ARMATURA A TELA: una struttura di tessuto di cui ogni filo di trama passa alternativamente al di sopra e al di sotto di fili successivi dell’ordito, e ogni filo dell’ordito passa alternativamente al di sopra e al di sotto di fili successivi della trama.
- Azzurra: il primo filato in pelliccia: pelle di lapin tagliata sottilissima e avvolta in matasse, da lavorare normalmente sulle macchine da maglieria.
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